Qualche giorno prima dei festeggiamenti per San Nicolò, patrono di Pozza, torna a rivivere la tradizionale corsa dei diavoli per le vie di Meida, in una serata riservata ai cuori più temerari
L’arrivo di San Nicolò è una ricorrenza molto amata in Val di Fassa, in particolare a Pozza, dove, il 6 dicembre, una bella sagra celebra il patrono del paese. Secondo la tradizione, il Santo fa visita ai bambini, andando di casa in casa, accompagnato dagli angeli e circondato dai Krampus, i diavoli, mitiche figure a metà tra il diabolico e l’animalesco, temute quanto amate.
Mercoledì 4 dicembre, in attesa della grande sfilata del 2025 che vedrà la partecipazione di oltre 400 diavoli provenienti da tutto il Triveneto, i Krampus da Poza si ritroveranno dopo il tramonto per la loro annuale parata.
La loro "missione" è chiara: spaventare, non solo i bambini birichini, come vuole un’antica leggenda, ma tutti i presenti.
Al suono delle campane e annunciati da sinistri rumori di campanacci e catene, i Krampus, con addosso pelli di caprone, alti zoccoli di legno e maschere lignee inquietanti dalla lunga lingua e corna appuntite, sfileranno in un rumoroso corteo, avvolti in un’atmosfera cupa e misteriosa.
La parata, che quest'anno si svolgerà in versione ridotta, partirà dalla chiesa di San Nicolò e, dopo aver attraversato Strada de Meida, arriverà in Piaza de Comun, dove tè caldo e vin brulè scalderanno gli animi dei partecipanti.
In Val di Fassa, durante il periodo d'avvento, si vive un clima sospeso tra sacro e profano, in un intreccio di leggende e riti pagani legati al passaggio delle stagioni e all'eterno equilibro tra bene e male, espressioni di una devozione popolare che, da sempre, è parte integrante della cultura ladina.